• Cave Di Cusa

    Dal 600 a.C. fino al 409 a.C. furono una miniera inesauribile di materia prima, indispensabile alla costruzione della città di Selinunte, templi compresi. Si tratta delle cave dell´antichità tra le più famose al mondo. Gli arabi le chiamavano ramuxara, a noi sono invece note come Cave di Cusa (dal nome del proprietario dei fondi in cui si trovano). Chiunque visiti questo suggestivo ambiente ha l´impressione che il cantiere sia ancora in efficienza e che i lavori sospesi nel 409 A.C. debbano riprendere da un momento all'altro. Le cave furono infatti abbandonate improvvisamente a causa della guerra contro i Cartaginesi (alleati degli Elimi di Segesta e Erice), che, presa di sorpresa la città di Selinunte, la distrussero completamente.

  • Erice

    Erice è davvero un gioiello, uno dei tanti in terra sicula che fa dell’artigianato e del turismo le sue risorse d'oro. Dall'alto dei suoi 750 metri d'altitudine veglia su Trapani e sprigiona un fascino tutto medievale. La ceramica, le stoffe, soprattutto i tappeti ericini, e i pupi siciliani. E che dire della pasticceria? Visitare Erice non può prescindere dall'assaporare la pasta di mandorle locale.Ma ad Erice si trova anche il Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, fondato nel 1963 e divenuto nel tempo un importante punto di riferimento per la ricerca scientifica a livello mondiale. Perfetta per una fuga anche invernale nonostante sia in montagna, il borgo medievale di Erice è adatta per tutta la famiglia.

  • Mazara Del Vallo

    In posizione strategica al centro del Mediterraneo, tra il continente europeo e quello africano, Mazara è sempre stata meta di conquiste. Alla foce del fiume Mazaro, che attraversa la città, sorge il porto canale, su cui ruota l’attività della flotta peschereccia, prima in Italia. La città è sempre stata un crocevia, punto privilegiato di scambi culturali e commerciali. In questo senso, è nella sua storia che sono scritte l’apertura all’altro e la multietnicità, ancora oggi evidenti nella massiccia presenza della comunità tunisina. I numerosi edifici civili e religiosi da ammirare nel centro storico testimoniano le influenze culturali che si sono succedute nella storia cittadina. Assolutamente da non perdere è il Satiro danzante, straordinaria scultura bronzea del periodo ellenistico, rinvenuta nel Canale di Sicilia. Mentre nei dintorni si trovano gli interessanti siti naturalistici della Riserva Naturale Integrata Lago Preola e Gorghi Tondi e delle Paludi di Capo Feto e Margi Spanò.

  • Marsala

    Le saline di Marsala si trovano nella Riserva della Laguna dello Stagnone. La Riserva è un luogo imperdibile, dalla magia di un tempo passato che è ancora presente: i suoi colori e profumi, il paesaggio suggestivo e la sua storia lo rendono veramente unico. Lo “Stagnone”, da cui prende il nome la Riserva, è una laguna che va da Punta Alga fino a San Teodoro. La laguna include anche le quattro isole di Mozia, Schola, Isola Grande, Santa Maria. È la più grande laguna di tutta la Sicilia, le acque sono molto basse con punti dai 2 metri a 20 centimetri. L’attività principale che veniva svolta nello Stagnone era appunto quella delle saline: l’acqua veniva incanalata in appositi laghetti e poi fatta evaporare raccogliere il sale. I mulini a vento, alcuni oggi restaurati e ancora funzionanti, servivano al pompaggio dell’acqua ed alla macinazione del sale. Le saline sono ancora oggi ciò che caratterizza di più la Riserva dello Stagnone e possono essere visitate, così come l’interessante Museo del Sale: si possono vedere le vasche per l’evaporazione dell’acqua marina e i grandi cumuli di sale protetti da tegole di terracotta. C’è anche la possibilità di fruire di “percorsi benessere” insoliti, ovvero l’immersione nelle vasche delle saline ponendosi a contatto con il fior di sale.

  • Segesta

    Fondata dagli Elimi, antico popolo siculo dalle origini incerte, è stata poi soggetta a dominazione ellenica e romana. Camminando lungo i pontili al di sopra di antiche fortificazioni e resti di altre civiltà la sensazione è quella di fare un viaggio nella storia. Bellissimo è il tempio di Segesta, magnifico esempio di stile dorico in ottimo stato di conservazione. Non da meno è il teatro greco scavato nella roccia che probabilmente risale alla metà del V secolo e che poteva ospitare circa tremila spettatori. È coreograficamente situato sulla cima del monte Barbaro, vi aspetta perciò una scarpinata per raggiungerlo, soprattutto se ci arrivate dopo aver visitato il tempio, che si trova dalla parte opposta, ma ne vale la pena.

  • Selinunte

    Tra i più grandi e suggestivi parchi archeologici d'Europa, il Parco Archeologico di Selinunte si colloca senza dubbio tra le prime posizioni. Situato sulla costa sud-occidentale della Sicilia, a pochi chilometri di distanza da Castelvetrano (nella provincia di Trapani), questo sito racchiude al suo interno i ruderi di un'antica città greca (Selinunte, per l'appunto), conquistata dai cartaginesi intorno al 200 a.C. e, successivamente, vittima di occupazioni e distruzioni da parte di diversi popoli del Mediterraneo. Istituito dalla Regione Siciliana nel 2013, oggi il parco si presenta con un'estensione di circa 270 ettari e una gran varietà di aree visitabili: con gli oltre 70.000 turisti annuali, è uno dei siti archeologici più frequentati della Regione. In questo articolo, vi raccontiamo allora come arrivare al Parco Archeologico di Selinunte, cosa vedere nell'area e quanto costa l'ingresso.